L’abito non fa il monaco?

Pagine: 92
Dimensioni Volume (cm): 11 x 17
ISBN: 979-12-80730-69-5

10,00 

Riflessioni sulla giusta disposizione dell’anima umana nell’esercizio virtuoso di Romualdo Gambale.

I diversi centenari che, nel corso del 2024, ricorderanno aspetti e momenti dell’opera di Tommaso dei conti d’Aquino (+1274) offrono l’occasione all’Autore per illustrare in modo facile e scorrevole i temi delle questioni 49-114 della Prima secundae della Somma di teologia. La ripetizione degli atti umani può dar luogo in noi a un abito, sia negativo che positivo. In questo senso, l’abito fa il monaco, ovvero la ripetizione di certe condotte, negative o positive, ci struttura la persona e ci fa essere ed apparire così o così.

L’obiettivo del grande pensatore medievale era quello di costruire una teologia morale delle virtù e dei doni, svolta non in astratto, bensì in concreto, cioè tenendo conto del fatto che vi è, nel tempo, una storia del peccato e una storia della redenzione recata da Gesù Cristo. L’obiettivo dell’Autore del presente volume è quello di aprire uno scenario semplice, ma documentato, su tutti i temi, tradizionali in teologia, del peccato, della legge, della Grazia, dell’esercizio virtuoso o peccaminoso, da organizzare con grande equilibrio.

Il cappuccino Romualdo Gambale è Giudice del Tribunale ecclesiastico interregionale di Napoli ed ha insegnato Teologia morale nell’ISSR “Donnaregina” di Napoli, collegato alla Facoltà di teologia dell’Italia meridionale. Nella collana “Scenari” ha già pubblicato Il segreto della felicità (2022) e Come spezzare la catena del male? (2023).