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Zucaviento. L’avaro, l’usuraio, lo scroccone e il prodigo in una selezione di espressioni napoletane

Pagine: 216
Dimensioni Volume (cm): 15x22
ISBN: 979-12-81678-73-6

Il prezzo originale era: 16,00 €.Il prezzo attuale è: 15,20 €.

Nei filoni espressivi che sostanziano il ricchissimo giacimento lingui­stico dell’idioma napoletano questa volta Luciano Galassi rivolge la sua curiosità al peccato capitale dell’avarizia mettendo in luce anche su questo tema espressioni e lemmi sempre vividi, fantasiosi, figurativi, che egli espone e spiega con la consueta completezza e lucidità. Attraverso i regimi linguistici partenopei l’avarizia viene scandagliata nelle sue diverse articolazioni e declinazioni: aridità d’animo, egoismo, avidità, usura, misantropia, meschinità, scrocconeria, parassitismo, in­sensibilità, grettezza, asocialità. Il campionario umano che ne risulta è di estremo interesse anche grazie alle opere di grandi autori cui Galassi ha attinto per arricchire il suo mosaico lessicale ed espressivo sul tema specifico. Incontreremo così complesse figure di usurai (con richiami a Matilde Serao, Salvatore Di Giacomo, Francesco Mastriani e Raffaele Viviani); sordidi gestori di Banchi dei Pegni, veri iugulatori di tanta mi­sera gente, diseredata dalla storia e dalla società; personaggi di spilorci tratti da “opere buffe” del Settecento napoletano il cui frasario risulterà icastico e intrigante (un giacimento inesplorato che l’autore propone qui con una certa ampiezza); scrocconi, sbafatori e parassiti, che sono pur sempre individui che nulla dànno e vogliono solo prendere.

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