Rocco Pititto

Rocco Pititto, dottore in filosofia e teologia, già professore di Filosofia della Mente e di Filosofia del Linguaggio nell’Università degli Studi di Napoli Federico II

Rocco Pititto

Rocco Pititto, dottore in filosofia e teologia, già professore di Filosofia della Mente e di Filosofia del Linguaggio nell’Università degli Studi di Napoli Federico II, negli anni 2004-2008, ha insegnato Filosofia e teoria dei linguaggi alla Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, dal 2018-19 insegna Metafisica presso l’Istituto Filosofico “Sacro Cuore” di Campobasso.

Tra le sue opere ricordiamo: Linguaggio ed esperienza religiosa (Roma 1980); John Locke: mondo linguistico e interpretazione (Napoli 1984); Comunità, comunicazione ed emancipazione (Napoli 1988); La fede come passione. Wittgenstein e la religione (Cinesello Balsamo 1997); La comunicazione difficile. Psicopatologie del linguaggio e della comunicazione (Brescia 2000); Dentro il linguaggio. Pratiche linguistiche ed etica della comunicazione (Torino 2003); La ragione linguistica. Origine del linguaggio e pluralità delle lingue (Roma 2008); Cervello mente e linguaggio. Una introduzione alle scienze cognitive (Torino 2009); Pensare, parlare e fare. Una introduzione alla filosofia del linguaggio (Pomigliano 2012); Ciências da linguagem e ética da comunicação (Aparecida –SP 2014); La Christus, Hoffnung der Welt di Heinz Tesar: tra architettura, filosofia e teologia (Pomigliano 2014); Pensare l’architettura. Pensare filosofico e fare architettonico (Campobasso 2017).

Per le Edizioni Studium di Roma ha pubblicato: Ad Auschwitz Dio c’era. I credenti e la sfida del male (Roma 2005); Lui è come me. Intersoggettività, accoglienza e solidarietà (Roma 2012); Con l’altro e per l’altro. Una filosofia del dono e della condivisione (Roma 2015); Metafore dell’esistenza e desiderio di salvezza. Un viaggio interiore (Roma 2019).

Numerosi i saggi dell’Autore apparsi in volumi collettanei e su riviste in Italia, Francia, Brasile e Romania.

Con La Valle del Tempo ha pubblicato

Ritornare alle radici si costituisce come una grammatica della fede cristiana nella quale sono definiti i confini di una professione cristiana fondata sulla sequela

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