’E cunte campani pe’ gruosse ’e piccërille

Collana: Suggestioni, Curiosando
Pagine: 340
Dimensioni Volume (cm): 17 x 24
ISBN: 979-12-80730-57-2

20,00 

Con ’E cunte campani pe’ gruosse ’e piccërille di Aurelio De Rose, siamo al cospetto di una produzione letteraria, che potrebbe diventare perfino una presenza significativa nei percorsi di educazione e formazione dei bambini e dei giovani, oltrechè punto comune di riferimento culturale, nel segno del recupero di una gloriosa tradizione narrativa, colta e popolare, esibita, in prevalenza, per aspetti linguistici, etnografici e folclorici.

De Rose, qui, ci propone dei contacunti capaci, narratori abili a riaccendere l’eterno conflitto umano tra crediti della fantasia e debiti della realtà, anche se, talvolta, gli insegnamenti dei cunti diventano incerti tra le varie e contraddittorie sollecitazioni della vita, ribaltanti, spesso, la dinamica della morale con scardinanti effetti beffardi. Ciò nonostante, che fiaba sia!
[dalla Prefazione di Giuseppina Scognamiglio]

Aurelio De Rose è nato a Napoli e vive a Roma. Critico d’arte, appassionato della storia e della cultura artistica antica e moderna della propria città, ha collaborato con diversi quotidiani e riviste letterarie con interventi di storia del costume e di critica d’arte. Tra i vincitori del premio Pontano. Tra le ultime sue pubblicazioni: Napoli-La Cappella Sansevero, La storia, le opere, gli artisti; Il Misterioso Sebeto. Storia delle acque in Campania e delle fontane di Napoli; Testamento per Napoli. Testi di poesie editi e inediti intervallate da opere pittoriche di Eduardo Palumbo; Li antichi ditti Napoletani e Campani.